Per tutti gli appassionati di narrazione come poesia, oggi parliamo di Un’altra vita di Paolo Ruffilli.
Edito da Fazi, questo libro è uscito nel 2010 e il suo fascino non si affievolisce con il passare del tempo. Racchiude venti racconti dedicati ad altrettanti venti grandi narratori, tra i quali Emily Dickinson e Guy de Maupassant.
Il tema principale è l’amore di coppia, con i suoi difetti, pregi, valori, rivelazioni, colpi di scena e fughe verso “un’altra vita”, per l’appunto. E’ l’amore che dona il coraggio necessario alla rinascita e al cambiamento, mentre l’attesa nutre ogni speranza ed ogni sogno. Sono storie forti, ben costruite e narrate con profonda passione, ma anche leggerezza, ironia; storie di quotidianità racchiuse in otto brevi capitoli e divise per stagioni dell’anno.
Sono simili a poesie con rime interne e figure retoriche, rappresentano una sorta di diario scritto dai protagonisti, le cui vite si alternano proprio come le stagioni dell’anno, con tutte le caratteristiche, e si rimettono in gioco. Nulla è casuale in questo libro, un po’ ispirato a Leopardi che l’autore ha ben studiato.
Un posto di primo piano è dato anche alla natura e al paesaggio che si snoda davanti agli occhi del lettore. Persino i sensi vengono sollecitati, pagina dopo pagina, grazie alle descrizioni e alle metafore che permettono di assimilare tutto ciò che la vita sa regalarci.
Il lettore viene catturato da questi amori “incastrati”: la struttura, infatti, è come intrecciata perché ogni storia prepara il terreno a quella successiva, ad una vita che cambia e si rinnova. La primavera, poi, chiude il libro, quasi ad indicare che nulla finisce ma, proprio come questa stagione, rinasce più forte di prima.
Paolo Ruffilli, nato a Rieti, ma veneto di adozione, è scrittore e poeta. Autore di numerosi volumi, studioso di Leopardi, Foscolo, Ippolito Nievo, è anche traduttore, tra gli altri, di Gibran e Tagore. Collaboratore delle pagine culturali di autorevoli quotidiani, i suoi libri sono stati tradotti in molte lingue.